Rimbomba e rimbalza,percuote ed avanza,
d’un suono pesante
possente e vibrante,
ch’annulla il rumore
nel tuono che muore,
fra il sole e il deserto
ch’aggioga l’eterno.
Desolato non resta
v’è solo il fuggire
quest’aria d’impesta
quasi per non soffrire.
E di morte assomiglia
questa tua meraviglia:
il mondo perfetto
lasciato a marcire,
come quasi dispetto
come per non capire.
Al cospetto d’un rio
di riflesso il passato,
su un futuro auspicato,
che oggi è solo mio.
1 commento:
Belle come sempre.
Ho bisogno di vedere un po' di voi ex-compagni. Per sentire le vostre storie, per rivedere le facce di un periodo in cui nonostante tutto stavo bene, magari mi aiuta a ricominciare.
Qui va tutto a rotoli :| ma a rotoli davvero, e ci sta andando di mezzo la mia salute mentale.
Ci sentiamo domani via SMS per gli auguri
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