Il vagabondo di cristallo
Quando la vidi, gli occhi si chiusero e scappai.
La cercai poi, per giorni interi, alti e tristi come i sentieri rivolti alla tempesta.
Corsi perduto fra la folla solitaria.
Rifugiato e smarrito dentro i vicoli dimenticati, in un buio lacerante che atterra il sonno.
Lo sguardo ebbi rapito da ogni volto, da ogni carezza, da ogni sorriso.
Ma la cercai sempre e la cerco ancora.
Due occhi così ti bucano il cuore e ti fanno tremare al sol pensiero.
Immaginate voi questa mia vita che è anche il mio ultimo immortale tormento.
La cercai poi, per giorni interi, alti e tristi come i sentieri rivolti alla tempesta.
Corsi perduto fra la folla solitaria.
Rifugiato e smarrito dentro i vicoli dimenticati, in un buio lacerante che atterra il sonno.
Lo sguardo ebbi rapito da ogni volto, da ogni carezza, da ogni sorriso.
Ma la cercai sempre e la cerco ancora.
Due occhi così ti bucano il cuore e ti fanno tremare al sol pensiero.
Immaginate voi questa mia vita che è anche il mio ultimo immortale tormento.
17 Aprile 2001
1 commento:
Semplicemente, "grazie".
Avremo modo di parlarne.
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